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STOP AI BONUS PER LE CALDAIE A COMBUSTIBILI FOSSILI DAL 2025 - CHIARIMENTI DALLA COMMISSIONE EUROPEA

La Direttiva Case Green, al fine di decarbonizzare completamente il parco immobiliare europeo entro il 2050, richiede ai Governi di adottare misure che rafforzino l’efficienza energetica degli edifici, con particolare attenzione alla ristrutturazione di quelli con le prestazioni peggiori.

Tuttavia, come previsto dall’articolo 17, paragrafo 15, già dal 1° gennaio 2025 sarà effettivo lo stop al bonus caldaie, cioè il divieto di concedere incentivi finanziari per le caldaie alimentate unicamente a combustibili fossili, salvo specifiche eccezioni.  A partire dal 2040, invece, scatterà il divieto di commercializzare questo tipo di caldaie. 

Sul tema, di recente, la Commissione europea ha emanato la Comunicazione 6206/2024, che fornisce orientamenti sull’eliminazione graduale degli incentivi finanziari alle caldaie uniche alimentate a combustibili fossili. Vengono forniti chiarimenti sull'orientamento da tenere in merito al punto di cui sopra, con lo scopo di contribuire a una migliore comprensione delle disposizioni e a facilitare un'applicazione più uniforme e coerente.

La Commissione si sofferma sulle definizioni di “caldaia”, “caldaia unica”, “impianto di riscaldamento ibrido”, “i combustibili fossili”, gli “incentivi finanziari”.

Gli incentivi finanziari, come definiti dalla Commissione, comprendono qualsiasi supporto economico pubblico fornito a livello nazionale, regionale o locale per l’installazione di caldaie, e possono includere sovvenzioni dirette, prestiti agevolati, detrazioni fiscali, incentivi in fattura e strumenti di investimento in efficienza energetica. Tali incentivi - spiega la Commissione - rappresentano un importante strumento per la transizione energetica, ma la nuova Direttiva ne limita l’applicazione solo agli impianti ibridi o basati interamente su fonti rinnovabili.

Il divieto di concedere incentivi si applica quindi all’installazione di caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, cioè all’acquisto, all’assemblaggio e alla messa in funzione di una caldaia unica che brucia combustibili fossili.

Per favorire una transizione efficace verso le energie rinnovabili, la Direttiva incentiva l’installazione di impianti di riscaldamento ibridi e sistemi basati al 100% su fonti rinnovabili. Tra questi rientrano le combinazioni di caldaie e solare termico o pompe di calore, a condizione che la quota di energia prodotta dalla fonte rinnovabile sia significativa.

Gli incentivi per gli impianti ibridi dovranno essere proporzionali alla quantità di energia rinnovabile prodotta e gli Stati membri dovranno definire e monitorare chiaramente tale quota per garantire una reale transizione.

Gli Stati membri saranno responsabili dell’implementazione di strumenti per verificare l’effettivo utilizzo di energie rinnovabili nelle caldaie incentivabili, mediante ispezioni periodiche e controlli in loco. Questo permetterà di garantire che il supporto economico vada esclusivamente a impianti che contribuiscano alla riduzione delle emissioni.

Qui la comunicazine ufficiale

 

 

 

 

 

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