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L'ECONOMIA DEL VENETO: IL MERCATO DEL CREDITO NEL PRIMO SEMESTRE 2024

Bankitalia ha di recente pubblicato i dati sull'economia regionale del Veneto. Di seguito i dati inerenti il mercato del credito.

FINANZIAMENTI E QUALITA' DEL CREDITO

I prestiti bancari. – Alla fine di giugno 2024 i prestiti bancari al settore privato non finanziario veneto sono diminuiti del 5,2 per cento sui dodici mesi (-4,2 per 
cento a dicembre 2023, una flessione più accentuata rispetto a quella media nazionale (-2,1 per cento). A fronte della sensibile riduzione dei prestiti alle imprese si sono stabilizzati quelli alle famiglie consumatrici. A settembre del 2024, sulla base di dati provvisori, la flessione dei finanziamenti al settore privato non finanziario è proseguita con minore intensità (-4,1 per cento).

La qualità del credito. – Il tasso di deterioramento dei prestiti di banche e società finanziarie si è attestato allo 0,8 per cento a giugno 2024, invariato rispetto alla fine del 2023. L’indicatore risulta inferiore rispetto alla media nazionale (1,3 per cento) e contenuto nel confronto storico. Il tasso di deterioramento dei prestiti alle imprese si è attestato all’1,3 per cento a giugno 2024, mentre quello sui finanziamenti alle famiglie è stato pari allo 0,7 per cento (da 0,6 per cento). Alla fine del primo semestre del 2024 la quota dei crediti bancari deteriorati, al lordo delle rettifiche di valore, è lievemente cresciuta (2,9 per cento; tav. a4.4), rimanendo comunque su livelli storicamente contenuti e inferiori alla media nazionale. L’incidenza dei finanziamenti alle imprese che hanno registrato un significativo incremento del rischio (stadio 2 previsto dal principio IFRS 9) sul totale dei crediti in bonis è lievemente diminuita tra dicembre 2023 e giugno 2024, mantenendosi al di sotto della media italiana.

 La raccolta e il risparmio finanziario. A giugno del 2024 i depositi bancari di famiglie e imprese sono tornati ad aumentare (3,9 per cento su dodici mesi; fig. 4.3.a e tav. a4.5). La crescita è stata superiore a quella media italiana e del Nord Est e ha interessato solo i depositi delle imprese, mentre è proseguita la diminuzione di quelli delle famiglie consumatrici (12,5 e -0,3 per cento, rispettivamente). Tra le diverse forme tecniche, sono cresciuti i depositi in conto corrente (1,2 per cento) e in misura maggiore quelli a risparmio (13,0 per cento), che offrono migliori rendimenti. Le giacenze accumulate dagli operatori economici veneti negli ultimi anni si mantengono su livelli storicamente elevati: alla fine del primo semestre del 2024 erano di poco superiori ai 101 miliardi di euro per le famiglie consumatrici e a quasi 56 miliardi per le imprese. Nel corso dei mesi estivi i depositi sono tornati a calare (-1,2 per cento a settembre, sulla base di dati provvisori).

A giugno 2024 è proseguito l’aumento del valore complessivo a prezzi di mercato dei titoli a custodia detenuti da famiglie e imprese presso le banche (22,0 per cento). In particolare è proseguita la crescita del valore degli investimenti in titoli di debito, in connessione con i più elevati rendimenti nominali offerti dalle obbligazioni nel confronto storico e rispetto ad altre forme di investimento.

L’ammontare dei titoli di Stato valutato ai prezzi di mercato è cresciuto del 46,3 per cento, quello delle obbligazioni bancarie del 29,7 per cento. In entrambi i casi l’aumento è sostanzialmente dovuto all’afflusso di investimenti). In Veneto nel primo semestre del 2024 sono stati raccolti sul mercato primario dei titoli di Stato oltre 2,3 miliardi con le due emissioni di BTP valore di marzo e maggio. Il valore delle azioni è aumentato del 7,7 per cento, in connessione con l’aumento dei corsi azionari. Anche il valore detenuto in OICR è cresciuto (12,1 per cento)

Qui il link alla pubblicazione integrale

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