IMMATRICOLAZIONI AUTO NUOVE: IL NUOVO ANNO INIZIA MALE, IN LINEA CON IL 2024

L’anno nuovo si apre esattamente come si era chiuso il vecchio, ossia col mercato auto in sofferenza. A gennaio 2025 le immatricolazioni di auto nuove in Italia sono diminuite del -5,85% rispetto allo stesso mese dell’anno prima, perdendo oltre 8.000 vetture. Secondo l’analisi di Dataforce su fonte Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 3/2/2025 sono andati male tutti i canali di vendita, a dimostrazione di una difficoltà ormai generalizzata. Va tuttavia registrata una forte impennata delle auto elettriche che, a gennaio 2025, hanno venduto più del doppio rispetto a un anno fa, attestandosi al 5% della quota di mercato.
Va detto che ci sono timidi segnali positivi: era da giugno dello scorso anno infatti che non si verificava un numero così alto di registrazioni, interrompendo un trend negativo che durava da sei mesi, e inoltre quello di quest’anno è il secondo miglior gennaio dell’ultimo quinquennio, inferiore solamente al 2024 ma superiore al 2021, 2022 e 2023.
Guardando il dato per alimentazione, si registra la già citata impennata delle auto elettriche, capaci di ottenere a gennaio 2025 un eccellente +123,20% sullo stesso mese del 2024, per complessive 6.734 unità contro 3.017. Questi numeri, che portano la quota mercato delle BEV al 5%, sono indubbiamente incoraggianti ma vanno confermati nel corso dei prossimi mesi per dimostrare che siano frutto di un trend e non di un exploit dovuto a circostanze casuali (occorre ricordare infatti che un anno fa l’attesa degli incentivi aveva di fatto bloccato il mercato delle auto alla spina).
Sono tornate a crescere anche le plug-in hybrid (+22,04% e 3,69% di market share), mentre mild-hybrid sia benzina che diesel (rispettivamente +15,82% e +3,79%)) e full-hybrid (+2,54%) hanno confermato il già consolidato gradimento da parte degli automobilisti.
Prosegue viceversa la caduta delle auto a benzina (-17,45%) e soprattutto diesel (-39,72%). Ormai scomparso il metano, a gennaio 2025 sono andate male anche le Gpl (-12,46%).