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L'IMPRENDITORIA FEMMINILE NEL MIRANESE

l’Associazione Artigiani rende noti i numeri delle imprese “rosa” del territorio, analizzando i dati forniti dalla camera di commercio di Venezia che fotografano la situazione al 31.12.2024.
“Come ogni anno, in occasione dell’8 marzo – spiega Andrea Dal Corso, segretario dell’associazione, misuriamo il peso delle imprese femminili del nostro territorio, analizzando i dati comunali forniti dalla CCIAA per fare il punto della situazione; si  conferma una certa vocazione rosa del territorio, che rimane ben saldo a dispetto di un calo di imprese femminili che si registra nella provincia di Venezia. Rimangono tuttavia ancora importanti le criticità generali legate ai divari retributivi e di condizione di lavoro.”

I numeri: nel Miranese sono classificate come femminili (dati comunali al 31.12.2024) 1942 imprese, quasi un quinto del totale (il 19,96%) delle imprese del comprensorio, abbastanza in linea con la media provinciale del 20.50%. Per quanto riguarda un paragone diretti, le imprese femminili miranesi rappresentano il 14,21% della “popolazione rosa” della città metropolitana (1947 contro 13665).

Nei singoli comuni, in termini assoluti Mirano si conferma come il comune più “rosa” con 476 imprese femminili, staccando nettamente Spinea (308) e Scorzè (272); guardando il dato della percentuale di imprese femminili rispetto al totale delle imprese non cambia molto il quadro in quanto si conferma al primo posto Mirano, con le imprese rosa che costituiscono il 29.38% del totale, seguito ancora da Spinea con il 24,74%, ma con S.Maria di Sala ai piedi del podio col 24.54% (che invece in termini assoluti è al penultimo posto). Curiosamente invece per Scorzè avviene quasi l’opposto perchè si rivela fanalino di coda (21.5%) in termini percentuali pur detenendo la medaglia di bronzo in termini assoluti.

Allargando l’orizzonte ai settori merceologici si vede una larga prevalenza di imprese femminili nel settore del commercio con 467 imprese, seguite dalle attività di servizi (295) e dall’agricoltura. Buoni numeri anche per il settore manifatturiero (184 unità, il 17.49%) e per le attività immobiliari (151 unità pari al 20.13%).

Analizzando la tendenza invece il miranese si conferma sostanzialmente stabile nei numeri, considerando che rispetto al 2023 si perdono 21 unità, ma nel triennio i numeri rimangono stabili perchè nel 2022 le imprese rosa erano 1941 (contro le 1942 del 2024). “Dato questo spiega Dal Corso, estremamente significativo perché nello stesso periodo la provincia ha un andamento molto diverso in quanto si registra un deciso calo nel 2024 rispetto al 2023 di  210 unità, dopo che nel 2023 si registrava un aumento di 61 unità, che vuol dire che in un triennio sono state perse 149 imprese, quando invece nel miranese nello stesso periodo i numeri sono praticamente immutati”  

Nei singoli comuni invece si registra una crescita nel triennio 22-24 per Martellago (+11), Mirano (+4), Salzano (+7), mentre diminuiscono Noale (-5), S.Maria di Sala (-4), Scorzè (-11), Spinea (-1).

In allegato le tabelle con i dati completi 

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