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LAVORO NERO IN EDILIZIA: SANZIONI FINO A 5000 EURO PER I COMMITTENTI DELLE RISTRUTTURAZIONI

Arriva una nuova stretta su appalti pubblici e lavori edili privati con l’obiettivo di contrastare il lavoro nero e irregolare, grazie a una novità prevista dal nuovo decreto Coesione che va a modificare il recente decreto PNRR (di Aprile scorso) che a sua volta ha introdotto diverse novità in materia di sicurezza sul lavoro e controlli.

Nello specifico, si prevede l’abbassamento della soglia di punibilità per i privati che non controllano la regolarità dell’impresa a cui si rivolgono per effettuare lavori in casa, abbassandola da 500.000 a 70000. Prima del saldo finale dei lavori, quindi, i committenti devono farsi rilasciare dall’impresa edile l’attestato di congruità per tutti gli interventi che valgono dai 70.000 euro in su, pena l’applicazione della sanzione. L'abbassamento a 70000 fa rientrare moltissimi interventi di manutenzione straordinaria o ristrutturazione, per i quali quindi ci sarà quest'ennesimo onere a carico del committente. 

Per quanto riguarda gli appalti pubblici, invece, viene eliminato il precedente limite di 150.000 euro, pertanto in caso di esito negativo della verifica di congruità della manodopera, le sanzioni scatteranno per tutti gli appalti pubblici.

 

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