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IL TAGLIO DEI TASSI DELLA BCE: BENE MA C'E' ANCORA TANTO DA FARE

Il tanto atteso primo taglio dei tassi della BCE è finalmente arrivato, senza sorprendere i mercati finanziari. Dopo il ciclo di rialzi più rapido e marcato della storia, iniziato a luglio 2022 e seguito da una lunga pausa da settembre 2023, la Banca Centrale Europea ha ridotto i tassi di interesse di 25 punti base. Il tasso sui rifinanziamenti principali è sceso dal 4,50% al 4,25%, quello sui depositi dal 4% al 3,75% e quello sui prestiti marginali dal 4,75% al 4,50%.

"Il segnale è positivo, ma c'è ancora molto da fare" - commenta così la decisione della BCE il Segretario di Casartigiani Veneto e Presidente di Fidiartigiani Verona Andrea Prando.

Prosegue Prando: "Il taglio dei tassi da parte della BCE può offrire un po' di sollievo a famiglie e imprese, rendendo più accessibili mutui, prestiti e investimenti. Tuttavia, è importante riconoscere che c'è ancora molto da fare per sostenere una crescita economica robusta e duratura. Le aziende necessitano di decisioni più coraggiose da parte di Christine Lagarde e dalla BCE, decisioni che andranno affiancate da misure strutturali e politiche favorevoli agli investimenti".

IMPATTI PER FAMIGLIE E IMPRESE

Questo taglio rappresenta una boccata d'ossigeno per famiglie e imprese, rendendo potenzialmente più appetibili mutui e prestiti, già diventati meno cari nei mesi scorsi grazie alle aspettative di decisioni favorevoli delle banche centrali. Tuttavia, il taglio dei tassi non segna necessariamente l'inizio di una fase di ribasso costante: la BCE non vuole vincolarsi a un percorso temporale specifico, consapevole che il cammino verso la normalizzazione sarà pieno di ostacoli imprevisti.

Su questo ultimo punto si sofferma la chiusura del commento del Presidente Andrea Prando: "L'economia ha bisogno in questo momento di un segnale forte e certezze - è necessario tracciare un percorso di medio lungo termine per improntare una spinta significativa allo sviluppo italiano ed europeo".

CRESCITA DEL PIL E COMMENTI DI LAGARDE

La stima di crescita del PIL per il 2024 è stata rivista al rialzo, passando dallo 0,6% allo 0,9%, mentre per il 2025 è stata leggermente ridotta dall'1,5% all'1,4%. La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha elogiato i "buoni risultati sulla crescita" dell'Italia, pur sottolineando la necessità di ridurre il debito senza compromettere gli investimenti. Lagarde ha spiegato che la fiducia nella diminuzione dell'inflazione è cresciuta negli ultimi mesi, nonostante le sfide persistenti.

Lagarde ha evidenziato inoltre che, sebbene la BCE si sia mossa ogni volta che l'inflazione si è dimezzata, il ritmo delle future mosse rimane incerto. "Non posso confermare che siamo in un processo di rientro lineare dei tassi," ha dichiarato, aggiungendo che tutto dipenderà dai dati sull'inflazione, la cui traiettoria è ancora accidentata.

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