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CONTROLLI SULLE IMPRESE: IMPORTANTI SEMPLIFICAZIONI

Il 18 luglio 2024 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo 12 luglio 2024, n. 103.

Questo decreto, emanato in attuazione della delega al Governo di cui all’articolo 27, comma 1, della legge 5 agosto 2022, n. 118, mira a semplificare i controlli sulle attività economiche.

Le nuove disposizioni, che entreranno in vigore il 2 agosto, si applicano ai controlli amministrativi sulle attività economiche svolti dalle pubbliche amministrazioni, come definito nell’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

Tra le numerose novità introdotte, spicca il principio del “controllo collaborativo”, che privilegia la guida delle imprese verso il corretto svolgimento delle proprie attività piuttosto che l’applicazione di sanzioni. A tal fine, il decreto prevede che non si possano effettuare ispezioni diverse contemporaneamente sullo stesso operatore, limita le ipotesi di accessi a sorpresa e valorizza il contraddittorio anche durante l'eventuale fase sanzionatoria.

Per la prima volta, la Pubblica amministrazione razionalizza i controlli focalizzandosi maggiormente sugli ambiti a rischio più elevato. Viene introdotto un sistema di identificazione del rischio che prevede il rilascio di un bollino certificativo di basso rischio. Le imprese che ottengono questo bollino avranno il diritto di essere sottoposte a controlli con un intervallo non inferiore a un anno.

Per evitare duplicazioni e sovrapposizioni, le amministrazioni dovranno censire tutti i controlli previsti dalla legislazione vigente. Il Dipartimento della Funzione pubblica elaborerà un quadro di sintesi per individuare i controlli che possono essere eliminati, sospesi temporaneamente, programmati periodicamente o rafforzati. Uno strumento chiave in questo processo sarà il fascicolo informatico d’impresa, che conterrà tutte le informazioni necessarie per garantire la non ripetizione dei controlli.

Il decreto prevede anche un periodo di franchigia per le imprese che superano positivamente un controllo, rafforzando così il rapporto di fiducia reciproca tra le Istituzioni e le attività economiche che rispettano le norme. Rimangono escluse da questa franchigia le attività derivanti da indagini giudiziarie, segnalazioni qualificate di terzi e i controlli in materia di sicurezza sul lavoro.

Infine, per promuovere la collaborazione e il dialogo tra amministrazioni e imprese, il decreto introduce il concetto di “diritto all’errore scusabile” per infrazioni minori e di carattere formale. Le imprese avranno l'obbligo di essere preventivamente diffidate, permettendo loro di sanare le proprie posizioni senza incorrere in sanzioni, a meno che non ottemperino alla diffida, nel qual caso le sanzioni saranno aggravate.

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