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LA NUOVA NORMATIVA SUGLI NCC: PER CASARTIGIANI VENETO UN OSTACOLO ALLA LIBERTA' DI LAVORARE

La recente introduzione della normativa sugli NCC (Noleggio con Conducente) sta suscitando un acceso dibattito tra gli operatori del settore, i quali denunciano gravi limitazioni alla loro capacità di lavorare liberamente. Gli obblighi imposti dalla legge, tra cui l’istituzione di un registro informatico nazionale e l’utilizzo di un foglio elettronico, rappresentano un vero e proprio freno alla loro attività quotidiana, generando una burocrazia asfissiante che rischia di mettere in ginocchio un’intera categoria.

Il registro informatico nazionale, che sulla carta dovrebbe garantire maggiore trasparenza e controllo, si traduce in realtà in una pesante limitazione alla libertà di lavorare per gli operatori degli NCC. La rigidità del sistema e le continue verifiche imposte impediscono di fatto una gestione flessibile e dinamica delle attività, necessaria per rispondere alle esigenze dei clienti in tempo reale. Questa nuova normativa sembra essere stata creata più per complicare la vita ai lavoratori che per migliorare il servizio.

Il foglio elettronico, obbligatorio per registrare i tempi di prelievo e consegna dei passeggeri, è un altro esempio di regolamentazione mal concepita. La necessità di inserire tempi precisi, che non possono essere modificati una volta registrati, non tiene conto della realtà quotidiana di chi lavora su strada. Ritardi dovuti al traffico, imprevisti e variazioni nei programmi dei clienti sono all’ordine del giorno, rendendo questi obblighi temporali irrealistici e impraticabili. Invece di aiutare, il foglio elettronico si trasforma così in un incubo burocratico.

“Se deve essere introdotta un’innovazione, deve esserlo veramente, altrimenti diventa solo un ostacolo burocratico creato ad arte per danneggiare una categoria,” afferma Luca Luppi, Presidente di Casartigiani Verona, Vice Presidente del Veneto e NCC di professione. Luppi esprime la frustrazione di molti colleghi che vedono nella normativa un attacco diretto al loro diritto di lavorare. La rigidità del sistema e l’eccesso di burocrazia rischiano di soffocare un settore già messo a dura prova dalla concorrenza e dalle difficoltà economiche.

Casartigiani chiede quindi un ripensamento della normativa, auspicando un dialogo costruttivo con le istituzioni per trovare soluzioni che realmente aiutino il settore a crescere e a migliorare, senza inutili complicazioni. Innovare è fondamentale, ma deve essere fatto con intelligenza e sensibilità, tenendo conto delle esigenze e delle reali condizioni di lavoro degli operatori.

In conclusione, la nuova normativa sugli NCC, così com’è strutturata, rappresenta un ostacolo alla libertà di lavorare e una pesante zavorra per gli operatori del settore. È necessario un intervento urgente per rivedere queste regole e permettere agli NCC di svolgere la loro attività con la flessibilità e l’efficienza che il mercato richiede.

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